mercoledì 7 luglio 2010

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L'ingresso alla scuola elementare

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Partendo dal presupposto che la mia seconda cucciolina a settembre entrera' in 1°, a 5 anni e mezzo,come Alice,ho sentito la necessita' di scrivere 2 parole sull'inizio dell'avventura chiamata scuola elementare.

Il bambino e l'ingresso alla scuola elementare.
L'ingresso alla scuola elementare ,per il bambino,significa l'abbandono di una fase di gioco,quindi aver necessariamente completato un percorso di crescita che lo accompagna da un mondo soggettivo scontato e di giochi a un mondo oggettivo sconosciuto con compiti e regole dove dovra' adattarsi e sforzarsi per stare al passo con i compagni e con il programma che le maestre svolgeranno.Per il bambino non sara' facile all'inizio,abbandona re la scuola materna significa in primis dover crescere,la scuola è un posto di disciplina,regole,or e scandite dalla campanella,ordine,il bambino dovra' imparare ad impegnare le proprie energie per crescere,conoscere e apprendere tutto cio' che di nuovo gli si presenta.
Per far si' che l'ingresso non presenti difficolta',il bambino dovrebbe possedere queste caratteristiche:
*coordinazione visuo-motoria e capacita' motoria globale
*padronanza del linguaggio (comprensione ed espressione)*capacit a' visive ed uditive adeguate
*capacita' di prestare e mantenere l'attenzione
*capacita' di associare simbolicamente
Naturalmente un bambino che proviene da una buona scuola materna ha nel suo bagaglio delle esèperienze acquisite i punti sottolineati e sara' in grado di relazionarsi positivamente con i nuovi compagni e con gli insegnanti,imparando a riconoscere e rispettare i suoi confini e quelli degli altri e sopratutto le regole del gruppo.
Qualora una mamma intenda far entrare il proprio figlio con l'ingresso anticipato ( 5 anni) è bene che fin dall'inizio dell'ultimo anno della scuola materna comunichi alle insegnanti questa decisione affinchè queste possano far seguire un programma specifico al bambino che lo prepari all'ingresso a scuola.A meno che il bambino non presenti dei deficit neurosensoriali/cognitivi o disturbi del linguaggio o situazioni psicosociali particolari,non c'è nulla che controindichi l'ingresso anticipato e comunque sia saranno sempre le insegnanti della scuola materna a dare il giudizio finale e consigliare alla mamma se effettivamente il bambino è pronto per abbandonare la scuola materna.
Generalmente il passaggio alla scuola elementare è visto dal bambino come un qualcosa di gratificante perchè lo fa sentire "grande" ,comunque per facilitare l'ingresso alla scuola elementare è bene far conoscere anticipatamente la struttura dove il bambino verra' iscritto e far prendere confidenza sia con la struttura stessa che con le persone con cui si trovera' a contatto.
Una volta iniziato l'anno scolastico il bambino che verra' catapultato dentro questa nuova realta',pian piano acquisira' le regole,i tempi e le attivita' che fara' ,diventando consapevole che continuera'ad avere uno spazio anche per la ricreazione e il gioco.Importante sara' il ruolo dei genitori che dovranno responsabilizzarlo e aiutarlo a prendersi cura del suo materiale scolastico,a rispettare gli orari e a ascoltare le indicazioni delle insegnanti.Se il bambino avra' dei compagnetti con deficit o problemi psico-fisici,lo si dovra' aiutare spiegando la diversita' e aiutandolo affinchè possa interagire e relazionarsi anche con quei bambini,senza pregiudizi e sempre avendo rispetto del prossimo.
Se il bambino dovesse presentare difficolta' nell'ambientarsi o abituarsi alla nuova situazione,bisogna avere tanta pazienza e cercare di capire cosa c'è alla base del disagio.In questi casi molto gioca il ruolo dei genitori,che spesso essendo loro in ansia per questo distacco trasmettono le proprie asie ai bambini che le manifestano con fenomeni regressivi,ansia,ris vegli notturni,quindi è bene sapere e ricordare che una mamma e un papa' tranquilli che accompagnano il bimbo a scuola sereni e lo salutano col sorriso,trasmettendo contentezza e serenita' e sopratutto tranquillita' e fiducia nella scuola e nel bambino stesso,avranno meno rischi di avere un bambino infelice che non accetta il cambiamento e il passaggio dalla materna all'elementare.
Puo' anche capitare che il bimbo abbia dei problemi visivi/auditivi o di dislessia che non gli permettono quindi di seguire,interagire e sopratutto rendere quanto dovrebbe nelle verifiche e interrogazioni,e quindi di generare il lui uno stato d'ansia che magari viene tradotto dalle maestre come pigrizia o cattiva volonta'.in questo caso è bene ,per aiutare il bimbo,fare una visita con uno specialista e intraprendere la strada corretta per farli affrontare serenamente anche l'avventura della scuola.

Piccola riflessione personale sopratutto per le mamme che hanno bimbi con difficolta': mia figlia ha dei gravi problemi alla vista.Quando gli occhietti ce lo onsentono frequenta serenamente la scuola materna ,la settimana scorsa ha partecipato ai giochi dell'infanzia e per me è stato commovente vederla giocare e correre in mezzo a tutti gli altri bambini,e cosa di cui sono felicissima ,che lei è entusiasta che a settembre passera' in 1° elementare.Io non son riuscita ad insegnarle a leggere e a scrivere in anticipo come con Aly perchè nonostante i nostri sforzi è veramente in difficolta' nel vedere e riconoscere le lettere(per ora,senza lenti graduate)e non mi sembra il caso di forzarla e stressarla,sa scrivere il suo nome,mamma,qualche altra parolina ed è gia una grande soddisfazione,a luglio metteremo finalmente gli occhialetti graduati e nonostante le mie ansie ( e vi giuro che con tutti i suoi problemi ne ho veramente tante)sono felice di non precluderla da questa opportunita' di andare a scuola un anno prima con i suoi compagnetti e di fare il suo percorso di crescita,come tutti gli altri bambini.Ho paura che mia figlia abbia difficolta' visti i suoi problemi visivi.pero' ci dobbiamo provare.Gia' ora usa praticamente sempre gli occhiali da sole quindi è abituata ad usarli e anzi non vede l'ora di avere quelli nuovi che le permetteranno di vedere un po' di piu' ( ragazze,scrivo e piango ..)e meglio,pero' io ho anche paura che le maestre siano poco tolleranti con lei che avra' bisogno di sedere vicino la lavagna,che magari sbaglia perchè vedendo male confonde dei simboli,che possanpo prendere il suo "non vedo" come un capriccio.. ho anche paura che i compagni possano prenderla in giro per gli occhiali (fortunatamente alla materna nn è mai successo)o perchè ha difficolta' nel vedere da lontano e a volte anche da vicino.Pero' da mamma,non posso farla sentire "diversa".Sarebb e come spezzarle le ali,impedirle di vivere e di fare le sue piccole esperienze.Cosi' affido il mio cuore e le mie speranze a chi ci protegge e chiedo umilmente e semplicemente di starci vicino e aiutarci anche in questa nuova entusiasmante avventura che è la scuola.
Un abbraccio a tutte.

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