domenica 11 luglio 2010

PROCEDURE CHIAMATA 118

La chiamata viene smistata automaticamente alla centrale operativa 118 più vicina al chiamante. In genere si tratta della centrale territorialmente competente, ma può accadere che ve ne sia un'altra più vicina. In questo caso, la centrale che risponde trasmetterà la richiesta di soccorso alla centrale 118 di competenza.
Nelle centrali operano infermieri e tecnici con specifico addestramento, la procedura prevede una valutazione immediata del livello di gravità della chiamata. Il personale al momento della risposta:
localizza l'evento, tramite un software gestionale dedicato dotato di modulo cartografico (sistema informativo geografico).
Per permettere un soccorso efficiente è necessario che vengano forniti tutti i dati necessari a raggiungere il punto dell'emergenza, evitando confusioni tra località omonime o assonanti.
valuta la gravità dell'evento, ponendo alcune domande semplici al chiamante, e attribuisce all'emergenza una priorità di intervento
invia i mezzi di soccorso idonei all'emergenza e al suo livello di priorità. I mezzi più comuni sono le ambulanze, l'automedica o l'intervento di elisoccorso.
All'atto della chiamata il chiamante deve attenersi esclusivamente alle richieste dell'operatore, evitando di scendere in dettagli non richiesti.
Le domande chieste secondo il protocollo riguardano principalmente:
Dove è il luogo dell'emergenza: vanno indicati il comune, la via e il numero civico più vicino. Se necessario, bisogna segnalare eventuali difficoltà sul percorso che potrebbero ostacolare i soccorsi.
Cosa è successo: il chiamante deve dare in modo sintetico tutte le informazioni di cui è a conoscenza, specificando
Tipologia dell'evento
Livello di coscienza della vittima
Descrizione della scena e presenza di persone incastrate, principi di incendio, sostanze chimiche o pericolose, edifici pericolanti, intralcio al traffico...
Identificazione del chiamante: viene verificata l'autenticità della chiamata. Il passaggio può essere omesso laddove vi sia la possibilità di identificare il chiamante tramite il numero di telefono o dove siano presenti i sistemi di riconoscimento automatico del chiamante.
Numero di telefono di reperibilità: se non è disponibile automaticamente, può essere chiesto un recapito telefonico per eventuali contatti da parte della Centrale Operativa in caso di necessità, richiesta di chiarimenti o di comunicazioni.
È molto importante che la comunicazione sia chiusa solo dall'operatore, mai dal chiamante, per accertarsi che siano stati comunicati tutti i dati. Dopo la chiamata, è dovere del chiamante tenere il telefono libero.

I codici di priorità
Ogni richiesta è trattata secondo uno schema di codici di priorità, con la tecnica del Triage. L'evasione delle richieste non segue l'ordine cronologico delle telefonate, ma dà maggiore urgenza alle chiamate dove il rischio per l'interessato è maggiore.
Ad ogni grado di priorità è assegnato un colore:
Codice Verde: è il codice di priorità minore, e viene usato nel caso in cui non siano compromesse le funzioni vitali del paziente. Tipici codici verdi sono piccole lesioni, dolori o patologie in cui il paziente è comunque stabile.
Codice Giallo: in caso la condizione del soggetto sia a rischio, ed il paziente non sia quindi stabile. Una forte dispnea ovvero difficoltà respiratoria, emorragie, ustioni di secondo grado non troppo estese o sospette lesioni ad organi interni sono solitamente codici gialli.
Codice Rosso: indica la massima urgenza. Il paziente ha una o più funzioni vitali compromesse, quindi è incosciente, o in arresto respiratorio o cardiocircolatorio. Da nuove direttive anche il dolore toracico irradiato in una persona cosciente è dato come codice rosso per sospetto infarto del miocardio.
Tutti questi codici sono sia di uscita che di rientro, ovvero possono essere dati dalla centrale all'ambulanza che deve effettuare l'intervento, sia dall'ambulanza alla centrale una volta visitato il paziente.
Vi è anche il cosiddetto Codice Bianco, che indica l'assenza di urgenza, o viene usato nei casi in cui il paziente presenta lievi patologie che dovrebbero essere viste dal medico curante. È detto anche priorità 1 o taxi sanitario, e può essere soggetto a ticket. Nei codici bianchi rientrano anche i trasporti senza emergenza per consentire al malato di effettuare terapie ospedaliere. Solo molto raramente viene effettuato dalle ambulanze del 118, e viene più frequentemente girato alle "croci" volontarie. Alcune organizzazioni usano il codice bianco anche per i trasporti rifiutati dal paziente. L'applicazione del codice bianco non è uniforme all'interno dei vari gruppi di assistenza, ed in alcuni può essere assente.
Esiste infine un ultimo codice, il Codice Nero. Viene dato solo a constatato decesso da parte di un medico (anche se per ovvi motivi chiunque può essere in grado di stabilire che una persona è morta o viva quando è in avanzato stato di decomposizione, gravemente mutilata, carbonizzata o altro il medico è l'unica figura sanitaria abilitata a constatare legalmente un decesso) ed è un codice di solo rientro. Il defunto non può essere trasportato in ambulanza e si deve attendere l'autorizzazione dell'autorità alla rimozione dopo l'arrivo del medico legale. La rimozione di cadavere è infatti punibile a norma di legge. Una salma piò essere trasportata in ambulanza solo quando il decesso avviene a bordo del mezzo stesso.

Intervento

Una volta accolta la chiamata, l'infermiere della Centrale Operativa passa la comunicazione ad un operatore radio, che sceglie l'ambulanza della zona di competenza (o la più vicina al luogo dell'incidente) alla quale passare il servizio.
L'equipaggio dell'ambulanza riceve l'indirizzo, il nominativo del paziente ed un codice (che può riunire il codice di priorità ed altri dati come il tipo di intervento e la zona geografica), l'orario ed un numero identificativo del servizio. Solo nei casi più gravi vengono anche date informazioni personali sullo stato del paziente, poiché le comunicazioni via radio sono soggette a rischi riguardanti la privacy per quanto possibile.
Esistono tre tipologie di ambulanze:
Mezzo di soccorso di base (MSB): prevede la presenza di un autista e due soccorritori volontari (laici), con esperienza di trasporti sanitari ordinari, qualificati ai servizi 118 e con certificazione BLS o BLS/D se abilitati all'uso del defribillatore semiautomatico.
Mezzo di soccorso avanzato di base (MSAB): oltre ai soccorritori prevede nell'equipaggio un infermiere professionale (IP).
Mezzo di soccorso avanzato (MSA): a bordo ci sono uno o due soccorritori, un infermiere e un medico di 118 (spesso specialista in Medicina d'Urgenza o Anestesia e Rianimazione). Questa ambulanza, detta anche "medicalizzata", è quella che viene inviata nelle situazioni più gravi e che necessitano la presenza di sanitari.
In alcuni casi un Mezzo di Soccorso di Base può essere inviato su un codice giallo o rosso, se l'MSA è occupato su un altro servizio o impiegherebbe troppo tempo ad arrivare.
In caso di incidenti stradali, la Centrale Operativa provvede ad allertare la Polizia Stradale o la Polizia Municipale per i rilievi e la gestione del traffico veicolare nel luogo del sinistro, e se necessario i Vigili del Fuoco per il soccorso tecnico. All'occorrenza il 118 può anche richiedere l'intervento delle squadre di soccorso alpino.
Arrivati sul posto, il personale sanitario procede alla valutazione dell'infortunato, e, dopo le manovre di stabilizzazione/primo soccorso ed il caricamento (se ritenuto necessario), decide un codice di rientro e chiede la competenza dell'ospedale. Non sempre si viene inviati all'ospedale più vicino, in quanto la patologia del paziente può richiedere un ospedale con reparti più qualificati, come un centro traumatologico, pediatrico, oftalmologico e così via. All'arrivo in Pronto Soccorso, l'infermiere del triage rivaluta il paziente, e stabilisce il codice colore con cui sarà trattato nel reparto.
Oltre all'ambulanza, è possibile che venga inviata un'automedica (MSA). L'automedica trasporta un medico e un infermiere, che sono autorizzati a intervenire sul paziente con le terapie necessarie. Il mezzo che trasporta medico ed infermiere ("Mike" e "India", nel codice radio) può raggiungere separatamente sul luogo dell'intervento l'equipaggio di un MSB/MSAB.
Nel caso sia necessario un trasporto rapido a grande distanza, o se la località dell'evento è difficilmente accessibile può essere inviato l'elisoccorso, che trasporta un medico e del personale qualificato, e può intervenire caricando alcune barelle o agevolando il recupero dei feriti.

Questioni legali

Obbligo di soccorso [modifica]
Le associazioni che operano nel settore invitano i cittadini non esperti in materia di pronto soccorso ad assolvere l'obbligo di soccorrere gli infortunati tramite la chiamata al 118 anziché intervenendo direttamente. Interventi maldestri effettuati da persone non competenti possono infatti risultare assai pregiudizievoli sia per l'infortunato (aggravando le lesioni da questi subite e provocando danni ulteriori) sia per il soccorritore improvvisato, che resta pienamente responsabile - sotto il profilo civile e penale - di eventuali danni causati all'infortunato stesso. [1]

Abusi del servizio
Le telefonate ricevute dal servizio sono registrate, e nella maggior parte delle Centrali Operative 118 è attivo il servizio di visualizzazione del numero telefonico del chiamante. L'abuso del servizio è sanzionato secondo l'articolo 658 del Codice Penale, per il reato di procurato allarme presso l'Autorità: chi disturba l'operato del servizio può incorrere in una pesante sanzione amministrativa, oppure fino a sei mesi di reclusione.
Gli abusi includono le chiamate per richiesta di informazioni sanitarie o di consigli medici, e le chiamate fasulle.

Status speciale per i mezzi di emergenza
L'uso di segnalatori acustici e luminosi per i mezzi di soccorso è stabilito dall'art. 177 del Codice della strada, che al comma 1 dà la facoltà ai mezzi di soccorso di usare la sirena e i lampeggianti, e ai comma 2 e 3 obbliga l'automobilista a lasciare il passo a questi veicoli.
Impedire o intralciare l'intervento di un mezzo di soccorso, ad esempio con il proprio veicolo parcheggiato in modo illecito, potrebbe comportare gravi conseguenze.

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