domenica 11 luglio 2010

BLS BASIC LIFE SUPPORT


Il Basic Life Support (BLS) è una tecnica di primo soccorso che può - in alcune circostanze - essere determinante per salvare la vita di un infortunato. Per paziente infortunato si intendono molte condizioni, da una persona priva di sensi (persona svenuta); o una persona con un blocco meccanico delle vie aeree (oggetti nella gola dei bambini, acqua nei soggetti che affogano); alla persona sottoposta a folgorazione elettrica oppure a politrauma della strada con fratture (spesso alle coste); ed infine al paziente in totale arresto cardiaco con temporaneo stato di coma.
La tecnica nota come BLS, che comprende la rianimazione cardiopolmonare è compresa nella sequenza di supporto di base alle funzioni vitali.
La definizione BLS/D si riferisce al protocollo BLS con l'aggiunta della procedura di defibrillazione (e che è lo standard progressivo nei corsi di formazione per soccorritori laici).
Lo scopo di tale manovra è quello di mantenere ossigenato il cervello e il muscolo cardiaco, insufflando artificialmente aria nei polmoni e provocando, per mezzo di spinte compressive sul torace, un minimo di circolazione del sangue.
Il rischio principale collegato alla mancanza di soccorso in questi casi è il danno anossico cerebrale; si tenga a tal proposito presente che l'ossigeno (necessario appunto al cervello) è presente nell'aria-ambiente in percentuali medie del 21%, mentre quello presente nell'aria espirata dai polmoni è circa del 16% (Questo significa che respirando consumiamo soltanto circa un quarto dell'ossigeno presente nell'aria,il che significa che molto teoricamente la stessa aria può essere respirata al massimo 4 volte); questa constatazione ci fa capire come l'intervento con la respirazione artificiale semplice (con la bocca) piuttosto che con la respirazione artificiale evoluta (pallone autoespandibile, bombola di ossigeno, soccorso avanzato) possa realmente fare la differenza, giacché praticando la classica respirazione bocca a bocca, il soccorritore insufflerà nei polmoni della vittima un'aria il cui ossigeno è già stato parzialmente utilizzato (poiché il soccorritore ha inspirato ed espirato quell'aria), e perciò sarà un'aria meno efficace.
Altrettanto importante è la tempestività dell'intervento: dall'inizio dell'arresto cardio-circolatorio, mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 9-10 min., in assenza di RCP (acronimo di Rianimazione Cardio-Polmonare), è molto difficile se non impossibile sperare il recupero del danno anossico cerebrale definitivo.
Procedura del BLS (Basic Life Support)
Premessa: Il BLS Laico
La procedura di seguito descritta si basa sulle linee guide dell'European Resuscitation Council, ed è pensata per essere eseguita da chiunque. Per questo non richiede capacità mediche né l'utilizzo di particolari attrezzature. Per questo è definito BLS Laico. La procedura che prevede l'utilizzo di presidi (pallone Ambu, cannula faringea, defibrillatore semi-automatico) è pensata per il personale medico-infermieristico e per i soccorritori certificati ed abilitati.
Nel caso ci si trovasse nella situazione di dover applicare il BLS si consiglia fortemente, se si è a conoscenza di questa procedura, di intervenire. In caso di dubbi sia sulla valutazione del paziente che sulle manovre da eseguire l'unico riferimento è il 118, che ha sempre a disposizione dei medici per valutazioni telefoniche in casi di emergenza. In particolare fare sempre riferimento al 118 prima di intervenire in qualunque modo su pazienti soggetti a trauma: il rischio di aggravare le lesioni è altissimo.
Si consiglia inoltre a tutti di frequentare i corsi gratuiti alla cittadinanza organizzati dalle varie organizzazioni di soccorso presenti sul territorio: la spiegazione è sicuramente più approfondita di quella che può dare la semplice lettura di un testo ed in più c'è la presenza di simulazioni pratiche.
Va detto inoltre che le linee guida dell'ERC cambiano e si aggiornano col tempo: le ultime sono quelle del 2005, che apportano non poche modifiche alle precedenti (ricerca del punto di compressione, entità dell'insufflazione ecc.)

Valutazione della scena
Prima di effettuare qualsiasi azione su un soggetto, il soccorritore deve accertarsi che la zona in cui agisce sia priva di pericoli: ad esempio occorre accertare che il soggetto non sia a contatto con parti sotto tensione, che non vi siano odori di gas o liquidi, o cavi della luce. Nel caso in un cui la zona non sia sicura vanno avvertite le autorità competenti, come ad esempio i Vigili del fuoco. Se la zona è sicura, allora è possibile procedere con l'ABC della rianimazione cardiopolmonare.
La rianimazione viene praticata esclusivamente su un soggetto incosciente, che non risponde al richiamo verbale e agli stimoli tattili (per esempio, se scosso). Valutare se il soggetto è vittima di un malore oppure di un trauma; nel secondo caso non muovere il paziente e contattare immediatamente il 118.
Nel caso in cui, trovandosi di fronte alla vittima incosciente di un trauma, si debba obbligatoriamente intervenire (non c'è possibilità di chiamare soccorsi oppure si è preposti a questa funzione: es. assistente bagnanti, personale medico ecc.), bisogna sapere che il BLS avrà due procedimenti leggermente diversi a seconda che si tratti di malore o specificamente di trauma (come il trauma anche l'annegamento); perciò va detto che quando non si ha la possibilità di valutare con certezza la causa dell'evento (per es. non si era presenti e non ci sono né testimoni né segni evidenti di cosa possa essere avvenuto), bisogna agire considerando l'infortunato vittima di "trauma sospetto", operando quindi appunto come se il trauma fosse realmente avvenuto.

Valutazione dello stato di coscienza
La valutazione dello stato di coscienza del soggetto è la capacità dello stesso di rispondere agli stimoli esterni. La comunicazione con la persona deve avvenire sfruttando tutti i cinque sensi.
La persona deve essere scossa leggermente per le spalle e chiamata ad alta voce; le va presa anche la mano e va fatta richiesta di stringere quella del soccorritore. Se non reagisce a nessuno di questi stimoli allora la persona è definita incosciente. In questo caso va fatta immediata richiesta a chi ci sta vicino di chiamare il Numero telefonico per le emergenze mediche (118 in Italia, 144 in Svizzera, 112 nella maggior parte dei paesi dell'Unione Europea). Nel caso in cui il paziente sia cosciente può essere comunque allertata la centrale per l'invio di personale qualificato al fine di controlli più accurati.

ABC del Basic Life Support
La seconda fase del BLS consiste in una procedura che viene denominata ABC, dalle iniziali delle parole inglesi Airway, Breathing, Circulation.

Airway
Il corpo del paziente deve essere posizionato supino su un piano rigido, ad esempio su un tavolo o sul pavimento. La testa e gli arti devono essere allineati con il corpo. Per fare ciò, spesso è necessario spostare l'infortunato e fargli compiere vari movimenti muscolari (si prenda per esempio il caso di un uomo riverso a pancia in giù); questi spostamenti dovranno avvenire con cautela e, nel caso di trauma o trauma sospetto, bisognerà porre molta attenzione nella rotazione del collo e/o della colonna vertebrale, che avendo magari subito danni è esposta a ulteriori rischi altissimi. In questi casi perciò sarà opportuno spostare l'infortunato in più persone e in maniera uniforme e coordinata, provocando il minor spostamento possibile. Il torace deve essere scoperto ed eventuali cravatte o indumenti che stringono devono essere allentati poiché possono ostruire le vie respiratorie. Spesso gli indumenti vengono recisi con un paio di forbici per non perdere tempo.
Il pericolo che corre una persona incosciente è l'ostruzione delle vie aeree: anche la stessa lingua può cadere all'indietro e impedire la respirazione, a causa della perdita di tonicità della muscolatura. Prima di verificare la pervietà delle vie aeree e quindi l'assenza di oggetti che possano ostruire il passaggio dell'aria si effettua l'iperestensione della testa, proprio per evitare un auto-soffocamento con la lingua. Per effettuare la manovra dell'iperestensione, va posta una mano sulla fronte, portata indietro la testa e porre due dita sotto il mento sollevandolo. La manovra di iperestensione contiene il prefisso "iper-" proprio perché va oltre la normale estensione che il collo naturalmente compie, perciò l'azione, pur non essendo violenta (il collo è molto delicato) dovrà essere efficace. Sempre per questa ragione, nel caso vi sia un trauma cervicale, anche solo sospetto, l'iperestensione non deve essere mai completa: in tal caso sarà solo parziale e, pur sacrificando un po' di efficacia del BLS, preverrà sicuramente danni permanenti al rachide cervicale, causa prima di paralisi parziali o totali del corpo. Il cavo orale deve quindi essere ispezionato tramite la "manovra a borsellino" che si effettua ruotando assieme l'indice e il pollice. Se sono presenti oggetti che ostruiscono le vie respiratorie vanno rimossi con le mani oppure con pinze facendo attenzione a non spingere il corpo estraneo ancora più in profondità. Se è presente acqua o altro liquido (per esempio dopo un annegamento) bisognerà inclinare lateralmente la testa dell'infortunato (tutto il corpo in più persone se c'è un sospetto trauma del rachide cervicale, per non muovere il collo) per permettere al liquido di fuoriuscire.
Breathing


La fase GAS
Dopo la fase di Airway è necessario controllare se l'infortunato respira. La posizione ideale per farlo è accostare la guancia alla sua bocca (a circa 3-5 cm), osservando nel frattempo il torace, e poggiandovi eventualmente una mano. Questa manovra è detta "GAS" che sta per Guardo, Ascolto, Sento:
Guardare il movimento del torace
Ascoltare il respiro
Sentire il flusso d'aria sulla guancia
Questa osservazione deve essere mantenuta per 10 secondi, contando ad alta voce, mantenendo la testa del paziente iperestesa. Contare ad alta voce serve a chi interviene nel frattempo, e conosce i fondamenti della BLS, a capire senza interrompervi che può essere necessario il suo aiuto. È necessario fare attenzione a non confondere ansimi e gorgoglii emessi in caso di arresto respiratorio con la respirazione normale.

Circulation
Mentre si effettua la manovra GAS si deve valutare se sono presenti movimenti della persona, colpi di tosse, respiro, che sono segnali della presenza di attività circolatoria. La manovra è definita MOTORE (MOvimenti, TOsse, REspiro).Oltre a queste due operazioni, è sempre consigliabile la ricerca del polso, preferibilmente carotideo (premere con i polpastrelli di indice e medio sulla carotide, posta lateralmente alla gola), giacché permette la percezione di battito cardiaco anche ad una pressione arteriosa sistolica (massima) di 20-30 mmHg, mentre il polso radiale e femorale non permettono di reperire battito con pressione arteriosa sistolica inferiore rispettivamente a 90 mmHg e 60 mmHg. Comunque, poiché non è facile cercare il polso carotideo soprattutto se non si è esperti, la presenza di MOTORE, anche quando il polso carotideo non ci segnali attività cardiaca, è una prova certa che il cuore sta battendo.
La ricerca di segni di circolo (MOTORE) non deve in nessun modo ritardare le operazioni di soccorso, per cui in caso di dubbio, si assume che l'attività cardiaca sia assente.
In assenza di MOTORE è indispensabile iniziare la rianimazione cardio-polmonare. Se si è da soli a soccorrere si chiama in questo momento il 118. Se i soccorsi sono stati già chiamati, è importante informare che c'è una persona in arresto cardiaco.

Rianimazione cardio-polmonare
La procedura della rianimazione cardio-polmonare consiste in queste fasi:


Massaggio cardiaco
Il paziente deve trovarsi su una superficie rigida (una superficie morbida o cedevole rende completamente inutili le compressioni).
Inginocchiati a fianco del torace.
Rimuovi, aprendo o tagliando se necessario, gli abiti dell'infortunato. La manovra richiede il contatto con il torace, per essere sicuri della corretta posizione delle mani.
Colloca le mani direttamente sopra lo sterno, una sopra all'altra, al centro del petto. Per evitare di rompere le costole, solo il palmo delle mani dovrebbe toccare il torace. Più in particolare, il punto di contatto dovrebbe essere l'eminenza palmare, ovvero la parte più inferiore e vicina al polso del palmo, che si presenta più dura e posta in asse con l'arto. Per facilitare questo contatto può essere utile intrecciare le dita e sollevarle leggermente.
Sposta il peso verso avanti, rimanendo sulle ginocchia, fino a che le tue spalle non sono direttamente sopra le tue mani.
Tenendo le braccia dritte, senza piegare i gomiti, muoviti su e giù con determinazione. La pressione sul torace deve provocare un movimento di circa 4-5cm per ciascuna compressione. È importante rilasciare completamente dopo ogni compressione. è assolutamente importante che durante tutto il periodo di compressione il palmo delle mani non si stacchi dal torace, generando un dannoso effetto di rimbalzo.
Il ritmo di compressione corretto è di circa 100 compressioni al minuto, per aiutarti a raggiungere la velocità corretta, conta a voce alta man mano che fai le compressioni.


Respirazione bocca a bocca
Dopo ogni 30 compressioni, è necessario praticare 2 insufflazioni con la respirazione artificiale. La testa viene ruotata all'indietro, il soccorritore chiude il naso con una mano mentre estende la mandibola con l'altra per mantenere la bocca aperta. È fondamentale che durante le insufflazioni il capo rimanga iperesteso, giacché una scorretta posizione delle vie aeree espone la vittima al rischio che entri aria nello stomaco, provocando così facilmente rigurgito.Quest'ultimo è provocato anche dalla potenza con cui si soffia ovvero se si soffia troppo forte si manda aria nello stomaco. La respirazione bocca a bocca comporta l'insufflazione forzata di aria nel sistema respiratorio dell'infortunato, con l'ausilio di una mascherina o di un boccaio. In caso di mancanza, un fazzoletto di cotone può essere impiegato per proteggere il soccorritore dal contatto diretto con la bocca dell'infortunato.Le nuove linee guida del 2005 mettono in guardia il soccorritore dai rischi dell'iperventilazione:aumento eccessivo della pressione intratoracica, rischio di insufflazione di aria nello stomaco, eccessivo ritorno venoso al cuore;per questa ragione le insufflazioni non devono essere eccessivamente energiche, ma emettere una quantità d'aria non superiore a 500-600 cc(mezzo litro,in un tempo non superiore al secondo).In ultimo va ricordato che l'aria inspirata dal soccorritore prima di insufflare deve essere il più possibile "pura", e cioè contenere la più alta percentuale possibile di ossigeno: per questo tra un'insufflazione e l'altra il soccorritore dovrà alzare la testa per inspirare a una distanza sufficiente perché non inspiri l'aria emessa dalla vittima,che presenta una densità di ossigeno minore.
Ritorna dalla parte del torace e riposizione le mani nella posizione corretta.
Ripeti il ciclo di 30:2 finché il paziente riprende le sue funzioni normali.
Ogni due minuti va valutata la presenza di MOTORE; se ancora assenti va ripresa la rianimazione cardio-polmonare. Se invece presenti (la vittima muove un braccio, tossisce, muove gli occhi, parla ecc.), bisogna procedere alla valutazione del respiro (punto B.=Guardo Ascolto Sento per 10 sec.):se quindi la respirazione è presente, si potrà disporre la vittima in PLS (Posizione Laterale di Sicurezza), altrimenti si dovranno eseguire soltanto ventilazioni (10 al minuto), ricontrollando ogni 2 minuti GAS+MOTORE fino alla ripresa completa della respirazione.
La rianimazione deve sempre cominciare con le compressioni salvo nel caso in cui si tratti di trauma, annegamento o la vittima sia un bambino: in questi casi si comincerà con 5 insufflazioni, per poi proseguire normalmente con l'alternanza compressioni-insufflazioni. Questo avviene perché in caso di annegamento o trauma si presume che l'ossigeno presente nei polmoni dell'infortunato non sia in quantità sufficiente a garantire l'efficienza della circolazione sanguigna; a maggior ragione, a titolo precauzionale, si inizierà con le insufflazioni in caso la vittima sia un bambino, in virtù del fatto che è presumibile che un bambino, godendo di buone condizioni di salute, si trovi in stato di arresto cardiaco per cause dovute con maggiore probabilità a trauma o annegamento.
Un soccorritore può smettere il massaggio cardiaco quando:
un medico (del 118 e quindi con competenze in rianimazione) constata l'avvenuto decesso
arriva soccorso qualificato con ad esempio una più efficace attrezzatura
è sfinito e non ha più forze (anche se in questo caso in genere si chiedono i cambi, che dovranno avvenire a metà delle 30 compressioni, in maniera tale da non interrompere il ciclo compressioni-insufflazioni).
il soggetto riprende le funzioni vitali
accade qualcosa per il quale il luogo non diventa piu' sicuro.In caso di grave pericolo il soccorritore ha il dovere di mettersi in salvo.

La posizione laterale di sicurezza (PLS)

Posizione laterale di sicurezza
Se la respirazione torna ad essere presente, ma il paziente è ancora in stato di incoscienza e non si suppone un trauma, esso va posizionato in posizione laterale di sicurezza. Per far ciò bisogna flettere un ginocchio e portare il piede della medesima gamba sotto il ginocchio della gamba opposta. Bisogna far scivolare il braccio opposto alla gamba flessa sul terreno finché non sia perpendicolare al tronco. L'altro braccio va posto sul torace, in modo che la mano passi sul lato del collo. Successivamente il soccorritore deve porsi sul fianco che non presenta il braccio esteso esternamente, infilare il proprio braccio fra l'arco formato dalle gambe del paziente e con l'altro afferrare la testa. Facendo leva sulle ginocchia, bisogna far rotolare delicatamente il paziente sul fianco del braccio esterno, accompagnando il movimento della testa. La testa va poi iperestesa e mantenuta in tale posizione sistemando sotto la guancia la mano del braccio che non tocca terra. Questa posizione ha lo scopo di mantenere le vie aeree pervie ed evitare che improvvisi getti di vomito occludano la cavità respiratoria ed entrino nei polmoni, danneggiandone l'integrità. Con la posizione laterale di sicurezza ogni liquido emesso viene espulso fuori dal corpo.

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