venerdì 9 luglio 2010

I miei articoli su Pm!!

Allattamento: quando è davvero necessaria l'aggiunta?
Molte mamme si scoraggiano perchè l'allattamento non si avvia come dovrebbe o, prese dalla paura che il bebè non cresca abbastanza, danno l'aggiunta. Vediamo quando è indispensabile quest'ultima

Piccola premessa: questo articolo non è una condanna per le mamme che non allattano. Una mamma puo' decidere di non allattare perchè non se la sente, perchè le ragadi la distruggono, puo' smettere di allattare perchè davvero il latte non basta e ancora per tanti motivi.. naturalmente tutte quelle mamme che per le piu' svariate cause non si trovano ad allattare i propri bimbi non si devono sentire "meno" mamme o in colpa o avere altri sentimenti negativi per questa mancanza.
L'allattamento al seno rinforza il legame tra mamma e bebe', nutre il piccolo con un latte sempre pronto e adatto a lui, a giusta temperatura e con le sostanze giuste per quel momento di crescita, ma non per questo, una mamma che allatta è migliore di quella che dà il biberon di latte artificiale a suo figlio.
La mia prima figlia prende il biberon da quando è nata, abbiamo fatto allattamento misto fino ai tre mesi e poi, un po' per mancanza di latte, un po' perchè ero stremata, ho ceduto. E' cresciuta benissimo ugualmente, e la amo come gli altri due che ho allattato piu' a lungo! Questo articolo piuttosto, vuole incoraggiare quelle mamme che allattano a non farsi prendere dalle solite paure legate spesso alla "scarsa" crescita del bebe' che portano a cercare aiuto nell'allattamento artificiale, anche dove non cè reale bisogno..

Dopo il parto la maggior parte delle donne, salvo casi specifici che per motivi di salute si trovano impossibilitate, allatta il proprio bambino al seno. Purtroppo capita che la mamma, presa dall'ansia e non ancora abituata a riconoscere e tradurre i segnali del piccolo, se non riesce ad attaccare correttamente il bimbo e ha difficolta' ad allattarlo, venga tentata dal nutrirlo direttamente con un comodo biberon di latte artificiale, o che ancora al primo pianto si trovi a pensare che il suo bimbo non mangi abbastanza, che il suo latte non sia abbastanza nutriente o che sia troppo poco, o magari che il bimbo non stia crescendo abbastanza, e cosi' pensa di integrare le poppate con le formule di latte in polvere.

E' anche normale che il piccolo dopo la nascita abbia un calo ponderale (calo fisiologico) che spazia dal 5 all'8% rispetto al peso stesso della nascita, quindi la mamma che vede il bimbo "dimagrire" anzichè prendere peso, puo' spaventarsi,ma bisogna tener conto del calo fisiologico che si recuperera' nella pima settimana e ci si dovra' preoccupare solo se la sua crescita, durante i primi tre mesi di vita, sara' inferiore ai 120/150 gr a settimana ovvero ca 500 gr al mese, mentre dopo i primi tre mesi crescera' di circa 300 gr al mese.

Molte mamme equivocano i segnali che al bimbo non vada effettivamente bene il latte materno, per sostanza o quantita', ma un bebè piange anche quando è sporco o bagnato, o magari ha disturbi al pancino legati alle classiche colichette neonatali o ancora ha semplicemente bisogno di esser preso in braccio e coccolato, per sentire il calore e il "profumo" di mamma e sentirsi sicuro e protetto.
Quando un bimbo segue una linea entro i limiti delle curve di crescita e non dà segnali di disturbi (es. il pannolino dovrebbe essere bagnato almeno 6 volte in 24 ore) è nutrito correttamente, anche se cerca continuamente il seno (magari piu' per dissettarsi o accucciarsi alla mamma piuttosto che per fame vera e propria) non c'è di che preoccuparsi. Il latte artificiale va evitato se non veramente indispensabile e prescritto sotto stretto consiglio del pediatra perchè per esempio, anche un brevissimo periodo di aggiunta (24 ore) puo' bastare per alterare l'equilibrio della flora batterica dell'intestino del bebe' ed esporlo, piu' avanti ad intolleranze ed allergie in modo piu' facile rispetto agli altri bambini.

Il pediatra puo' invece ritenere davvero necessario integrare con il latte artificiale nei casi in cui sospetti una crisi ipoglicemica (calo di zuccheri ) perchè il calo ponderale è stato veramente eccessivo e il bimbo dà segni di sofferenza come febbre, sonnolenza e agitazione, o ancora se la montata lattea tarda ad arrivare (dopo 5 giorni dal parto ancora niente latte) dato che il colostro è calibrato per i primissimi giorni di vita, finchè il latte di mamma non arriva puo' essere indispensabile dare il latte artificiale.

Curiosità su latte materno e artificiale

Il latte materno è composto da proteine, acqua, vitamine, grassi, ferro, zuccheri e fermenti lattici; tutte queste sostanze variano man mano che il bimbo cresce, adattandosi perfettamente alle sue esigenze. Perfettamente digeribile aiuta il bambino ad avere una regolare attivita' intestinale

Il latte artificiale benchè nella sua composizione si avvicini molto a quello materno ,e sia formulato in base all'eta' del bambino per farlo crescere senza far mancare nulla, contiene caseina (proteina del latte), grassi ,zuccheri (destrina e maltosio), sali di sodio, calcio, potassio e fosforo, vitamine e sali minerali.

Nell'allattamento materno il bambino è libero di mangiare quanto e quando lo desidera (allattamento a richiesta) mentre nell'allattamento artificiale ci si deve attenere rigorosamente agli orari prestabiliti ed avere una certa regolarita' e sopratutto preparare la quantita' esatta di latte prescritta. Sopratutto nei primi quattro mesi, il pediatra per evitare episodi di stitichezza, piu' frequenti nei neonati allattati artificialmente, potra' consigliare di diluire la formula di latte con un po' piu' acqua rispetto a quella indicata nella confezione.

Detto tutto cio', buon allattamento a tutte!

Ingrid Busonera

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