venerdì 4 gennaio 2013

Care Befane, ci siete???

Eccoci qui, meno 1 per l'Epifania che tutte le feste (finalmente!!!!!) si porta via...!
Domani notte la Befana passerà a far visita ai nostri pargoli per riempir le calze di dociumi se son stati bravi, o carbone ahimè se ha fatto da monelli!!! Nel frattempo scaldiamoci ancora un pò al caldo focolare....

Io come ogni anno, puntuale, ho già portato la mia amata scopina a fare il solito controllo-revisione affinchè domani sera sia tutto ok per scorrazzare tra nuvole e caminetti! Il motore è a posto, la ventola d'areazione pure, i filtri puliti... direi che la scopa è ok!
Ho rattoppato il vecchio scialle per coprirmi bene collo e orecchie, chè la gita befanesca notturna non mi peggiori la cervicalgia... mi son cercata gli stivaletti vecchi che tengono i piedi ben caldi e ho tirati fuori dal baule la vecchia sottana.
Come vuole la tradizione ho anche provveduto a comprare in assoluto mistero e gran segreto, dolciumi, caramelle morbidose e toffe e cioccolati rigorosamente Kinder che farò trovare ai miei bimbi nelle calze che appenderanno alla finestra.

Tutto procederà come al solito... a nanna alla solita ora o un pò più presto, aspettare che dormano fingendo di addormentarmi pure io, alzarmi furtivamente, silenziosissimamente riempire le calze e far sparire ogni traccia della mamma-befana e tornare a letto.

Nella migliore delle ipotesi farò baccano per svegliare i piccini e fargli correre alla finestra altrimenti aspetteremo la mattina del 6!
Mi rammarica che il piccolo Stitch nn vivrà la befana con noi perchè domani sera andrà dal papi... ma domenica sera troverà la sua calza ad attenderlo!!!

E voi mamme??? Chi farà la Befana domani notte? E cosa metterete nelle calze dei vostri bimbi? Dolciumi, carbone o regali??? Un bacio a tutte le Befane, giovani e vecchie, vi lascio con una poesia che ho studiato da piccina .



La Befana  di Giovanni Pascoli 
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.

Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano

alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda...tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda...ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.

Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.

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