Bene, dopo due giorni di ansia e mal di stomaco, anche questa è andata!
Oggi l'appuntamento era per le 14,30 ma alle 14,00 eravamo già fuori dall'ambulatorio 27, in quel lungo androne anonimo. Mi ha stupito che c'erano altri bambini "normali". Aggettivo bruttissimo, ma d'in tanto in tanto, quando parlo del problema di mia figlia a qualche curioso che nn conosce la storia ma magari l'ha sentita da qualche amico o conoscente, spiego in due parole e stupiti (e stupidi sopratutto) mi dicono: << ma sembra normale!>> Per bambino normale ovviamente intendo un bambino che APPARENTEMENTE non ha nessun problema.
La prima volta ci son rimasta veramente male. Sapessero di quante cose, sacrifici e privazioni è fatta questa normalità! Sì perchè agli occhi di chi non la conosce, chi nn ci convive o chi nn l 'ha mai osservata sembra davvero "normale". Una bambina sveglissima, intelligente, bravissima a scuola. Non fosse che a guardarlo bene quell'occhietto martoriato è quasi completamente opaco ed ha un'alone al centro. Non fosse che vede meno di 1/30°. Che porta degli occhiali per vedere con l'altro occhio, quello "buono" lesionato minimamente! Non fosse che non può fare sport perchè non ha il senso della profondità e della distanza! Non fosse che da quasi 5 mesi (cinque) mette ogni giorno mattina e sera tre colliri in quei benedetti occhietti, senza far capricci ne storie... Non fosse che spesso la luce è una tortura e a niente servono i suoi occhiali da vista fotocromatici... Non fosse che quest'anno dovesse fare un trapianto di cornea!
Sì, se non ci fossero tutti questi piccoli dettagli penserei anche io che è normale!
Comunque... c'erano tre bambini, tutti maschietti.
Come ho messo piede in quel padiglione mi ha assalito un'angoscia tremenda. Un senso di avvilimento, di dispiacere, perchè per lì per mia figlia e non per me. Vorrei esser al suo posto, darei tutto per poter essere al suo posto e alleggerirla da questa croce. Ma non è possibile.
Guardavo gli altri bambini e le altre mamme. Egoisticamente mi son sentita un pò sollevata. Non ero sola. Quello che provavo io non era un sentimento riservato a me, quelle mamme potevano sicuramente capirmi.
Dopo una breve registrazione durante la quale mi hanno fatto consegnare la documentazione attestante la patologia ci hanno fatto attendere. Alle 16 ci hanno chiamato.
La commissione era formata da sei medici e un'assistente sociale. Seduti uno accanto all'altro, ci hanno scrutato con attenzione e hanno rivolto qualche domanda alla bambina.
Come ti chiami? Quanti anni hai? Che classe frequenti? E ancora: dove sei seduta a scuola? Vedi bene la lavagna?
Mia figlia candidamente ha risposto che è seduta al secondo banco.
Sebbene le maestre sanno che deve stare al primo, l'hanno spostata al secondo perchè il compagno la disturbava! Ma questo l'ha ommesso! Ovviamente ha detto che vede bene, anche se con l'occhio destro non vede affatto, e candidamente mi ha poi confidato che ha detto così perchè loro non le hanno chiesto se vede con l'occhio destro, altrimenti gli avrebbe detto che con quello, no, con quello non vede.
Che dire? Per lo meno non possono dire che la bambina era consigliata! Documentazione alla mano, trarranno le loro conclusioni! Deve fare un trapianto, non è certo in terapia per una congiuntivite...!
Bonne nuit
Non conosco il problema, non so nulla dell'argomento ma non so perché una commissione che fa domande così, mi sta istintivamente antipatica. Si lo so sono utili a tutto il resto, ma e' l'unico modo possibile?!?!? Un abbraccio
RispondiEliminaIn realtà credo che abbiano voluto vedere la bimba per capire la reale situazione anche se , dalla sua spontaneità si può ben capire che è serena, sebbene con questo probelamccio, e nn è consigliata...\!!! Ora aspettiamoo
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